di Francesco Venerando Mantegna
Pasqua Arte si spinge oltre la ritualità di un evento, è una scelta culturale che intende dare continuità alla fucina dell’arte comisana. Il percorso luminoso dei grandi artisti di questa piccola città va salvaguardato e rilanciato, valorizzando le potenzialità espressive della nuova generazione.
Ricordo quando ero appena un ragazzino e cominciavo a disegnare e ad esplorare i segreti della tavolozza sotto la guida amorevole di Salvatore Fiume e del mio nonno materno Peppino Mantegna, seguendolo sui ponteggi per affrescare le antiche volte. Ricordo gli anni della mia gioventù con la frequentazione assidua di Biagio Brancato, Ciccio Cassarino, Biagio Mancini, Biagio Campanella, Giuseppe Micieli e altri.
Abitavo allora nella casa di via Principessa Elena, accanto a quella del Maestro Alfio Pulvirenti, che nelle vacanze accompagnava al pianoforte la mia giovane zia Elena Catalano, soprano nel coro della Rai. Come sarebbe mai possibile dimenticare quei brani della Traviata, della Bohème e della Norma che inondavano l’assolato quartiere della mia infanzia, mentre esploravo gli antichi libri delle decorazioni, esercitandomi con la matita?
Poi la frequentazione con Gesualdo Bufalino, nel mio stesso condominio di via arch. Mancini dinanzi alla villa comunale. Mi diede da leggere il manoscritto del suo primo magico libro “Diceria dell’untore”.
Brani di una vita vissuta all’ombra dell’Annunziata, ove fui battezzato un Sabato Santo e guidai, più avanti negli anni, l’Associazione Cattolica Pier Giorgio Frassati e poi ancora fondando la piccola filodrammatica che si esibiva nella saletta dell’Idria.
Seguì la mia partenza per Ragusa, poi Palermo e poi Roma fin oggi, senza mai trascurare con la mente e il cuore le mie radici comisane intrise dei colori dell’Arte.
Ecco perché ho subito raccolto l’invito di don Biagio Aprile, parroco di eccezionale valore della nostra Basilica dell’Annunziata e degli altri membri del Comitato, per dare una mano all’organizzazione di “Pasqua Arte 2025”. Ho subito invitato a presiedere il Comitato promotore l’amico Vittorio Emanuele, tra i grandi artisti siciliani di fama internazionale, che ha subito accettato la proposta. Le sue opere sono testimonianza viva di una lunga e sapiente scuola nella tecnica e nella creatività espressiva.
Si è così accesa la speranza di trovare un’opportunità di stimolo e di rilancio della cultura artistica nella nostra Comiso. L’appello alla partecipazione riguarda tanto quelli che si accostano trepidanti alla tavolozza, quanto gli artisti affermati che esporranno le loro opere.
Il Regolamento della partecipazione, qui pubblicato, è di semplice lettura.
Un grande abbraccio a tutti i miei compaesani.
Viva Pasqua Arte!