“Ora, mentre ho provato a dire cosa fosse per me Pasquarte, mi sono chiesto anche «perché Pasquarte?».
Pasqua è arte. Sì, è l’arte per eccellenza, l’arte del riplasmare la creazione, l’arte creativa di un modo nuovo ed eterno di amare, bellezza che sfolgora sulle macerie del dolore, vita capace di risorgere dai rottami della morte. Pasqua è arte. E se nella creazione Dio ci è restituito come artigiano, abile nel dare forma e infondere la vita al mondo e all’uomo, nella Pasqua si rivela il grande artista che, guardando a Cristo, Uomo perfetto, riplasma e rifà l’uomo e insieme a lui tutta la creazione che da sempre attende, con l’umanità, l’adozione a figli (cf. Rm 8,23).
Ecco la grande Bellezza che suscita nel cuore dell’uomo, dell’uomo-artista, il desiderio di aspirare, con l’opera delle sue mani, a quel mistero contemplato nel cuore e in quel creato che a Pasqua si veste di luce e colori rinnovati e splendenti.
Così Pasquarte, anche oggi. Perché l’uomo-artista si fa profeta del Dio-Artista e della sua eterna arte di creare e ricreare bellezza: bellezza che fa sperare, speranza che fa vivere.”
– don Mario Modica –
nella foto: “La festa di Pasqua a Comiso” di N. Gulino, 1941